
Era il suo obiettivo stagionale: andare ai mondiali e centrare una top ten. Ma da ottobre a oggi molte cose
sono cambiate nel mondo di Silvia Persico, che con il passare della stagione ha trovato consapevolezza,
fiducia, la sua prima maglia tricolore nel ciclocross e un colpo di pedale impressionante.
Stato di grazia confermato nella giornata più importante dell’anno, con la 24enne di Cene che è salita sul terzo
gradino del podio regalando all’Italia una storica medaglia a distanza di otto anni da quella conquistata da Eva
Lechner nel 2014.
A precederla due mostri sacri del movimento, come Marianne Vos, al settimo titolo iridato in carriera, e Lucinda
Brand. Ma, come detto, alle spalle delle due fuoriclasse si è piazzata Silvia Persico, che ha riscritto i pronostici
di chi prevedeva un ordine d’arrivo prettamente di tinta orange.
E lo ha fatto con una gara di altissimo livello.
Quando al termine del primo giro Vos, Brand e Ceylin del Carmen Alvarado hanno preso il largo, la
bergamasca non si è accontentata di correre per un piazzamento, ma si è lanciata all’inseguimento del terzetto
di testa. Aggancio avvenuto a metà del secondo giro, momento in cui Lucinda Brand ha riaccelerato staccando
di ruota la campionessa italiana. Ma dimostrando carattere e tanta testa Silvia Persico è rimasta in corsa,
rimettendo nel mirino la Alvarado e giocandosi la medaglia di bronzo.
A differenza di quanto accaduto a Bogense nel 2019, questa volta è stata la bergamasca ad avere la meglio,
sfruttando un errore della rivale e andando a prendersi la prima medaglia iridata di una carriera che sembra
poterle regalare ancora moltissime soddisfazioni.
Meno fortunata la trasferta statunitense per Eva Lechner, che su un tracciato non adatto alle sue
caratteristiche, ha chiuso al 14° posto il suo dodicesimo mondiale. Buona la partenza della bolzanina, che ha
dovuto lasciare la compagnia del drappello di testa al termine del primo giro. Nonostante lo scarso feeling sul
veloce tracciato dell’Arkansas, la bolzanina ha comunque tenuto duro, chiudendo la sua fatica a 2’ e 48” dalla
vincitrice.
Ora, dopo questo inatteso e dolcissimo bronzo e senza dimenticare la vittoria nel test event del team relay
griffata Lucia Bramati e Silvia Persico, non resta che attendere l’ultima gara che vedrà impegnata un’atleta
della FAS Airport Services: domenica alle 13:00 (le 20:00 in Italia) Lucia Bramati parteciperà al suo primo
mondiale tra le Under 23.