
Il conto alla rovescia è finito: da oggi non si potrà più programmare alcun spostamento tra una regione e l’altra senza avere con sé il Green pass.
Il certificato verde – che attesta il completamento del ciclo vaccinale, la guarigione dall’infezione da Covid-19 nei sei mesi precedenti o il risultato negativo del tampone molecolare o rapido nelle 48 ore precedenti – per ora non è obbligatorio per il trasporto pubblico locale, sia nelle regioni in zona bianca sia in zona gialla, ma lo sarà per chi vorrà imbarcarsi su autobus, treni, navi e traghetti adibiti a servizi di trasporto interregionale.
Le regole di viaggio:
Dovranno dunque esibirlo anche i passeggeri degli autobus adibiti a servizi di trasporto di persone su un percorso che collega più di due regioni. Sarà poi obbligatorio sugli autobus adibiti a servizi di noleggio con conducente, ad esclusione di quelli impiegati nei servizi aggiuntivi di trasporto pubblico locale e regionale.
La certificazione sarà richiesta in tutte le regioni d’Italia, indipendentemente dalla fascia cui appartengono, quindi anche nelle zone bianche.
Per quanto riguarda, invece, la capienza massima consentita di autobus e treni locali sarà pari all’80% del totale dei posti disponibili, restando sempre obbligatoria la mascherina.
L’obbligo della Certificazione verde Covid-19 non si applica invece ai bambini sotto i 12 anni, esclusi per età dalla campagna vaccinale, e ai soggetti esenti per motivi di salute dalla vaccinazione, sulla base di idonea certificazione medica.
